34°C
Svegliandoci alle 4, troviamo una notte di nubifragio a facilitare la partenza: sapete, con i bagagli e quattro ore di sonno, un po’ di tempesta era ciò che mancava per rendere tutto più agevole. Salutiamo papà, e a Linate troviamo una nostra amica che parte tipo 5 minuti prima di noi sulla nostra stessa pista, destinazione San Pietroburgo, una meta che prima o poi leveremo anche noi dalla nostra lista.
Il volo è in orario e tutto si svolge senza intoppi, entrambi gli aerei sono ok, anche il cibo è buono e abbondante, e la selezione di film è ricca e anche aggiornata. Nello scambio ad Heathrow Paolo commette l’imprudenza terroristica di fare una foto prima dei pallosissimi controlli di sicurezza, e viene ripreso da una bacchettona che gli fa cancellare la foto. Uuh!
Durante la transvolta sull’Atlantico Paolo schiaccia anche un pisolino, Diego invece ha gli occhi secchi per l’aria condizionata e allora guarda qualche scena di Titanic e risolve il problema.
Una volta atterrati superiamo (di nuovo) i controlli e gli
interrogatori ridicoli e vagamente indiscreti degli americani, che vogliono sapere tutto del nostro viaggio e di noi, ma di fatto non c’è tono inquisitorio, le guardie sono simpatiche e sembrano non averne affatto piene le cosiddette del loro noioso e molestissimo lavoro.
Per fortuna le valigie arrivano e arrivano integre.
Uscendo, però, ritroviamo a Washington DC il nubifragio che pensavamo di avere seminato in Europa, e fa anche un gran caldo umido. La navetta della Hertz ci porta alla concessionaria, e Paolo distrattamente lascia a bordo lo zainetto, ma Diego prontamente, e per un pelo, lo recupera prima che sia troppo tardi. Che eroe!
Scopriamo con orrore che la Prius non è quella nuova, bensì quella vecchia, ed è pure di un improponibile colore tipo vomito alieno, fra il grigio e il verde e non si sa cosa. Pazienza.
Visitiamo lo Smithsonian e vediamo l’Enterprise.
Il traffico e il nubifragio ci fanno arrivare in hotel alle 19:30. Facciamo un giretto fino alla vicina Casa Bianca, e scopriamo che DC è una lussureggiante palude, caldissima ed umidissima, piena di lucciole, grilli, rane, anatre, scoiattoli, cicale, libellule... Perdiamo,
tra le varie cose (...), circa
tre kg, e così per le 10 (cioè
dopo più di 24 ore da svegli)
una doccia e andiamo a
letto, dopo aver preso la
pasticca di melatonina.